Dott.ssa Alma Zanoletti
Direttore Scientifico di Krómata
Dott.ssa Cristina Pendola
Referente per la Formazione di Krómata
Dott. Gian Luca Bellisario
Referente per i Servizi Psicopedagogici di Krómata
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Come fare didattica laboratoriale attraverso il laboratorio-pedagogico emotivo al nido (ultimo anno) - scuola dell’infanzia e scuola primaria.
DOCENTE
ONLINE IN VIDEOCONFERENZA
(INTERAZIONE DOCENTI-ALUNNI IN AULA VIRTUALE)
Il Corso verterà in 3 incontri online,
dalle ore 17,30 alle ore 19,30, nei giorni 22, 24 e 29 ottobre 2024.
Oppure, in differita, tramite l’invio della registrazione.
IIl Corso è completamente online,(in diretta)in videoconferenza, con interazione docenti-corsisti in aula virtuale (per coloro che parteciperanno alla diretta) o in modalità asincrona
La sessione di videoconferenza ha luogo su piattaforma Zoom
PERCORSO RICONOSCIUTO DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
La didattica laboratoriale nasce dalla consapevolezza che i bambini imparano con maggiore facilità attraverso un fare concreto: per questo proponiamo questo percorso breve di laboratorio pedagogico-emotivo come spazio affettivo. Quando parliamo e ci approcciamo alla “didattica laboratoriale” ci riferiamo a una metodologia didattica che affonda le sue radici nel “Learning by doing”, l’apprendimento attraverso il fare.
Già Jean Piaget nel 1956 scriveva: “L’intelligenza è un sistema di operazioni, l’operazione non è altro che azione: un’azione reale, ma interiorizzata, divenuta reversibile.”
Ma è con i lavori di John Dewey che l’apprendimento attraverso l’esperienza viene calato maggiormente nel contesto scolastico. La scuola che immagina Dewey è un ambiente in cui l’insegnamento non si basa sulla trasmissione di nozioni da imparare a memoria, bensì “sull’attività volontaria del bambino”, occupato in osservazioni che rispondono ai suoi interessi e ai suoi bisogni.
Come fare didattica laboratoriale oggi a scuola?
Quella che attualmente si chiama “didattica laboratoriale” nasce proprio dalla consapevolezza che i bambini imparano con maggiore facilità attraverso un fare concreto, potenziando “il dialogo interiore”, ossia il meccanismo attraverso il quale si elabora una propria visione degli eventi e degli apprendimenti, commentando internamente ogni esperienza. Il laboratorio non è quindi un momento separato e staccato dalla quotidiana realtà scolastica, ma una modalità e una strategia didattica. Siamo perfettamente in linea con un apprendimento per competenze, soprattutto il “laboratorio pedagogico-emotivo” punta a potenziare le “competenze di vita”, dove la competenza non è solo il risultato di una pratica ma deriva dalle riflessioni e interiorizzazioni del processo di apprendimento sperimentato. Il ruolo attivo del bambino
Attraverso il laboratorio pedagogico-emotivo il bambino assume un “ruolo attivo” nella costruzione della sua realtà. L’insegnamento, in questo caso attraverso i linguaggi della favola, della filastrocca, del gioco e della musica, diviene personalizzato e ad ogni alunno/a si attribuisce un’importanza primaria, con le sue potenzialità, risorse e motivazioni. Da Pedagogista e docente, progetto da oltre dieci anni laboratori pedagogici-emotivi per educare all’affettività e per coltivare l’intelligenza emotiva, in questi anni nelle scuole ho verificato con la mia esperienza quanto sia efficace la “didattica laboratoriale” perché offre degli spazi di apprendimento cognitivo ed affettivo, un luogo di incontro, multidimensionale, che favorisce la motivazione, la creatività, la rielaborazione.