KRÓMATA
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DA APRILE 2022 A APRILE 2023
DIREZIONE SCIENTIFICA
Dott.ssa Alma Zanoletti - Dott.ssa Debora Di Jorio
Prof.ssa Maria Luisa Iavarone - Prof. Gian Luca Bellisario
ONLINE IN VIDEOCONFERENZA (INTERAZIONE DOCENTI-ALUNNI IN AULA VIRTUALE)
PERCORSO RICONOSCIUTO DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
IL PEDAGOGISTA COME “PROMOTORE DI BENESSERE”
Il concetto di benessere, anche in occidente, sta sempre più abbandonando una connotazione esclusivamente economica, riferita ad indicatori di carattere quantitativo e materiale, per abbracciare una prospettiva di significato più qualitativa, soggettiva ed interiore, maggiormente focalizzata ad alcuni aspetti dell’esistenza umana come le relazioni, la socialità, l’apprendimento, ma anche il lavoro e il tempo libero e, naturalmente, la vita affettiva e sentimentale. Il benessere è andato, così, acquistando un significato più ampio, processuale e diffuso nei diversi “luoghi” in cui si compie l’esperienza di vita (famiglia, scuola, lavoro, socialità, tempo libero, sport, ecc.) lungo i diversi “tempi” della stessa (prima e seconda infanzia, preadolescenza e adolescenza, età adulta, terza e quarta età).
In questa dinamica, il pedagogista si configura come un “promotore di benessere”, una sorta di ‘consulente-educatore’ in grado di facilitare ed accompagnare percorsi di auto-sviluppo tesi alla migliore autorealizzazione del soggetto in affidamento. In quest’ottica il “pedagogista promotore di benessere” può essere definito a tutto campo un care-giver con un ventaglio di competenze di cura, di relazione, di consulenza clinica, di ascolto attivo ed empatico e di capacità di sostegno alla critica progettualità del sé.
In contesti extra-europei la figura del ‘pedagogista promotore di benessere’ si riconosce nel frame work delle helping-professions come “wellness-agent” o “wellness keeper” (talvolta anche con precise mansioni di ambito sociosanitario), trovando collocazione nei diversi contesti formale (es. scuola, sanità, riabilitazione, ecc.), non-formale (es. extra-scuola, associazionismo, terzo settore, ecc.) ed informale (tempo libero, comunità, territori, ecc.).
Il ‘pedagogista promotore di benessere’ si misura con ‘ambiti’ ed ‘aree di intervento’ particolarmente sensibili rispetto alle quali la richiesta di sostegno, di accompagnamento, di cura e di aiuto, anche da parte del mercato, è decisamente elevata e in costante crescita.
Tali aree saranno oggetto di analisi e trattazione specifica nell’ambito dei moduli del corso con particolare riferimento a: il benessere psico-fisico nelle diverse età della vita; il benessere nella relazione con la corporeità e i vissuti personali; il benessere nella disabilità, il benessere nella socialità complessa (condotte antisociali, bullismo, ritiro sociale, rabbia e aggressività, disregolazione emotiva, ecc.); il benessere correlato ai disturbi del neurosviluppo; il benessere nel lavoro e nelle organizzazioni (work-life balance, ecc.), il benessere nelle malattie complesse (cancro, patologie croniche e degenerative).
Il benessere costituisce di fatto il leitmotiv del percorso formativo; la “lente” attraverso la quale verrà stimolata l’osservazione di fenomeni tipici della contemporaneità che definiscono spazi e luoghi di lavoro entro i quali il ‘pedagogista promotore di benessere’ può svolgere un efficace ruolo di frontiera e di cerniera nel variegato mondo dell’intervento educativo complesso.